Sembra che il destino di Lacco Ameno sia quello di «fare la storia», o comunque incrociare avvenimenti e persone che si rivelano poi importanti per le sorti di migliaia, milioni di persone. Calcidesi ed Eretriesi sbarcarono sulle sue coste per impiantarvi la prima colonia greca dell’intera Italia meridionale. Nella necropoli di San Montano, Giorgio Buchner, l’archeologo che con le sue scoperte rivoluzionò gli studi sulla Magna Grecia, ritrovò quella Coppa di Nestore che è una delle primissime testimonianze di scrittura alfabetica greca. Sotto la cripta della basilica di Santa Restituta è stato rinvenuto un importante cimitero paleo-cristiano, testimonianza dell’esistenza, proprio in questa terra, di un nutrito gruppo di fedeli sin dagli albori del Cristianesimo. Negli anni’50 del ‘900, grazie al mecenatismo del cavaliere Angelo Rizzoli, partì da Lacco Ameno la difficile e avvincente transizione dell’isola d’Ischia da un’economia agricola al turismo di massa. A Lacco Ameno, ha soggiornato anche l’ultimo scià di Persia, Mohammad Reza Palhavi, scalzato poi dalla rivoluzione islamica di Kohmeini nel 1979, sicuramente uno degli eventi geo-politici più importanti e decisivi della storia del XX secolo.
C’è però un altro episodio dell’antichità che pare abbia incrociato questo lembo di terra a nord dell’isola d’Ischia: la guerra civile di Roma tra Caio Mario e Lucio Cornelio Silla. Secondo Don Pietro Monti (1915 - 2008), prete-archeologo e rettore della Basilica di Santa Restituta, il console Caio Mario insieme con la sua flotta ripararò in una grotta (oggi sommersa per più di due terzi dal mare) dietro la collina di Monte Vico mentre era diretto verso quel Nord Africa che appena vent’anni prima aveva aggiunto alle province romane (guerra di Numidia 107 a. C.). Motivo della fuga, la marcia su Roma delle truppe di suo cognato, Lucio Cornelio Silla (138 a.C. - 78 a.C) deciso a vendicare la decisione del Senato di revocargli il titolo di generale della guerra del Ponto contro Mitridata, a favore proprio di Caio Mario che in maniera occulta aveva spinto per quella soluzione.