Al centro del Porto di Ischia, di fronte alla statua del Cristo Redentore che domina il molo di attracco degli aliscafi, la Chiesa "Santa Maria di Portosalvo" è il primissimo monumento che il turista si trova davanti appena sbarca a Ischia.
Inaugurata nel 1856 (due anni prima c’era stata la posa della prima pietra in contemporanea con l’apertura del porto) la chiesa, come il porto e la strada interna di collegamento tra i comuni di Forio, Lacco Ameno e Casamicciola Terme era inserita in un più generale disegno di valorizzazione del territorio finanziato dalla casa reale borbonica.
Del resto, le colonne che dividono l’edificio dalla trafficata Via Iasolino costituiscono una prova inequivocabile dell’influenza borbonica. La tendenza artistica a riprendere ideali e modelli dall’architettura greca e romana è la cifra dello stile neoclassico cui grande impulso aveva dato l’avvio degli scavi di Pompei voluti - un secolo prima - proprio da Carlo Sebastiano di Borbone.